In questa puntata del format di Wine-TV “Il mondo dei cloni – dalla barbatella al vino” viene presentato un clone di Garganega, vitigno che domina le famose colline della DOC Soave e, senza ombra di dubbio, si può definire la regina delle uve bianche del veronese.
Ci accompagna nel viaggio in vigneto il noto agronomo toscano Fabio Burroni che, per noi, descrive le caratteristiche del clone Ampelos TEA 104 poi, al rientro in studio, sarà il sommelier Andrea Galanti a guidarci nell'assaggio di un vino dall'aspetto attraente per i bellissimi riflessi di luce che in bocca diviene ampio, piacevole, scorrevole e di buona struttura.
In questa puntata del format di Wine-TV “Il mondo dei cloni – dalla barbatella al vino” ci spostiamo in Emilia per parlare di un un clone di Lambrusco salamino, uno dei principali vitigni del reggiano.
Sarà quindi Fabio Burroni a presentare questo clone di Lambrusco, siglato Ampelos TEA 2 D, rustico e produttivo poi, al rientro in studio, sarà il sommelier Andrea Galanti a guidarci nell'assaggio di un vino dal colore rosso porpora, impenetrabile, giovane ed accattivante.
In questa puntata del format di Wine-TV “Il mondo dei cloni – dalla barbatella al vino” viene presentato il clone di un vitigno che è sicuramente una delle varietà autoctone più importanti della pianura Padana per la sua colorazione e per il grado zuccherino che riesce ad esprimere: l'Ancellotta clone CAB 1.
Sarà quindi Fabio Burroni a presentare questo nuovo clone ritrovato nei vigneti vicino Soliera negli anni '80 del secolo scorso grazie a Cesare Intrieri, professore emerito dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
In questa puntata del format di Wine-TV “Il mondo dei cloni – dalla barbatella al vino” viene presentato un clone di Primitivo, vitigno di origine Balcanica diffuso anche in altre parti del mondo ma che nei terroir della Puglia esprime il meglio di se.
Questa volta è l'agronomo Marco Pierucci ad accompagnarci in campo per scoprire insieme le caratteristiche del clone Ampelos VCP-VL 1, la cui pianta di origine è stata ritrovata in vecchi vigneti della zona di Manduria (provincia di Taranto), terroir in cui il Primitivo produce vini di qualità davvero insuperabile.